Commento di LUCA C.
Ho passato più di una mattinata a Parc Montsouris. Si possono vedere volatili di vari tipi tenuti in libertà, e c'è la possibilità di sedersi su panchine posizionate a pochissima distanza dal lago a leggere ed osservare l'acqua. Consiglio inoltre l'imponenza della cattedrale di Notre Dame, gustabile appieno solo se ci si siede tra le panche ad osservare i giochi di luce e di colore dati dalle vetrate.
Ogni giorno ho potuto mangiare in un posto diverso il mio pasto principale. La prima sera ho mangiato il couscous di Chez Mamane, di cui ricordo con particolare affetto il dolce al limone e alla cannella. Il secondo giorno ho provato il basco presso Chez Gladines, il terzo ho provato il ristorante pugliese Caravelle e il quarto sono stato al più antico ristorante ancora attivo a Parigi, Polidor.
Dentro Notre Dame de Paris una signora ha iniziato con mia sorpresa a distribuire i testi dei vespri che sarebbero stati di lì a poco cantati a Parigi. Mi sono trovato dunque, di lì a poco, a cantare a piena voce i vespri a Notre Dame, in francese e in latino, per poi congratularmi con un altro signore la cui voce era stata particolarmente piacevole da udire.
Parigi è una bellissima città. Però, a dispetto di tutti coloro che vi arrivano con l'ansia di poter visitare più luoghi possibili in pochissimo tempo, consiglio un turismo lento e pacato, che sia capace di rimanere in una chiesa o in un parco per un minimo di 40 minuti in tranquillità, in modo da poter attendere che le sensazioni che il luogo può dare giungano al visitatore. Per visitare il resto ci sarà tempo un'altra volta.
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